Prestiti a usura, con tassi di interesse che arrivavano fino al 126%. I finanzieri del gruppo di Cassino, con le ipotesi accusatorie di usura ed estorsione, hanno arrestato un uomo operante in tutto il territorio della provincia di Frosinone. L’uomo si trova ora agli arresti domiciliari.
Le indagini delle fiamme gialle, supportate da pedinamenti ed appostamenti, ma anche da intercetta-zioni telefoniche ed ambientali oltre a indagini bancarie, hanno permesso di individuare le vittime del presunto giro di prestiti a strozzo. Si trattava di persone che, in difficoltà economica e bisognose di liquidità, arrivavano ad accettare prestiti con interessi esorbitanti pur di avere quel denaro.
Secondo le accuse l’arrestato erogava contanti ad un’ampia platea di persone, le quali si impegnavano a corrispondere, per sempre, somme di denaro mensili al solo titolo di interesse, fino alla restituzione, in un’unica soluzione, del capitale avuto in prestito. Chi non rispettava le rate mensili, sostengono i finanzieri, subiva pressioni e minacce, come quella di far intervenire terze persone di ambienti criminali per recuperare le somme.
All’interno dello stesso provvedimento di arresto, il giudice ha anche disposto il sequestro preventivo di quelle che secondo l’accusa sono le somme derivanti dal profitto del reato, pari a circa dodicimila euro.