Via Pinchera, la storica arteria cittadina più conosciuta come “Via della Rocca”, rimessa a nuovo e in sicurezza, questa mattina è stata riaperta al traffico. Con la benedizione di don Emanuele, parroco della adiacente Concattedrale, il sindaco Enzo Salera, presenti assessori, consiglieri e cittadini, ha tagliato il classico nastro.
Il completamento dei lavori su via Pinchera era particolarmente atteso da tanti cittadini perché la strada, dislocata ai piedi del pendio della Rocca Janula, pur se in posizione marginale rispetto all’agglomerato urbano della città, è con essa interdipendente sia per il collegamento interno alla statale per Montecassino che per il servizio alle tante abitazioni qui ubicate.
Erano iniziati verso la fine dello scorso ed hanno richiesto diversi mesi perché non si è trattato solo di rifare il manto d’asfalto ma anche di portare a compimento seri interventi necessari alla messa in sicurezza della strada dal rischio di rotolio di materiali in disgregazione con pericolo sia per il flusso veicolare e pedonale così come per le abitazioni.
Il finanziamento, infatti, erogato al Comune dal Ministero dell’Interno riguardava specificatamente “la messa in sicurezza versante e relative infrastrutture nella strada comunale denominata via Pinchera”.
Il progetto, redatto dall’ing. Bruno Nodargi, ha previsto l’adeguamento e la messa in sicurezza della viabilità esistente, con particolare riguardo alla protezione del versante a monte della strada dalla caduta di pietrame o materiale di disgregazione. Nel primo tratto di via Pinchera per una lunghezza di circa 80 metri è stato assicurato il ripristino e il rimaneggiamento conservativo della esistente muratura in pietrame , lasciando il profilo irregolare delle cortine per conservare il bene con i suoi segni storici.
Si è provveduto alla potatura degli alberi a confine con la strada per alleggerire rami sbilanciati verso valle e al taglio di arbusti pericolanti. Le plafoniere della pubblica illuminazione sono state sostituite con lampade a led.
L’ammontare dell’appalto, aggiudicato alla ditta Conart consorziata con la ditta Nomentana Appalti, al netto del ribasso offerto del 21% è stato di 564.518,92 euro, comprensivo degli oneri della sicurezza e della progettazione esecutiva.