Oltre cinquemila persone e centinaia di famiglie hanno invaso le strade di Cassino in tuta e scarpette per festeggiare i trent’ anni della maratona di primavera. Il trentennale si sarebbe dovuto festeggiare il 25 aprile del 2020 ma per due anni, a causa delle restrizioni anti Covid, la manifestazione non si è svolta. La festa, dunque, è stata doppia: il ritorno della storica kermesse e un compleanno festeggiato con chi ha ideato tale iniziativa: suor Claudia e l’ex abate di Montecassino Fabio Bernardo D’Onorio. Al debutto da maratoneti, rispettivamente in veste di sindaco di Cassino e di rettore dell’Unicas, Enzo Salera e Marco Dell’Isola. Non c’era, per la prima volta, lo storico presidente della BpC Donato Formisano, che è stato ricordato e omaggiato. “Sono contento che Carmine abbia voluto dedicare un memorial a papà, l’emozione è sempre tanta. Il nostro istituto di credito è vicino a tutte le iniziative del Cus Cassino e dell’Università, questa è la festa della ripartenza” ha spiegato Vincenzo Formisano”.
“Vedere centinaia di famiglie che il 25 aprile tornano nella villa comunale e nelle strade segna la ripartenza di Cassino, e siamo contenti di farlo con la maratona di primavera” gli ha fatto eco il presidente del Cus Carmine Calce. “Una giornata bellissima: oggi, la maratona, intanto stiamo lavorando per i Cnu, Cassino si è finalmente rimessa in moto dopo due anni di pandemia” ha sottolineato con malcelato orgoglio il sindaco, Enzo Salera. “L’Università, come sempre, è al fianco del Cus Cassino. Io sono al mio debutto da rettore ma non da cittadino a questa manifestazione. La maratona di primavera è la festa della città di Cassino” ha rimarcato il Magnifico Marco Dell’Isola.
Ma come nasce la maratona di Primavera? “Era il 1990, anche allora imperversavano venti di guerra, per questo, sulla scorta di esperienze che io avevo avuto modo di vedere in alcuni quartieri di Roma decisi di promuovere questa iniziativa anche a Cassino coinvolgendo dapprima la scuola San Benedetto, poi abbiamo coinvolto tutti gli istituti scolastici” ricorda suor Claudia. Che a proposito dello slogan “Facciamo fiorire la pace nel mondo” dice: “Se oggi questa frase che fa da contorno alla maratona di primavera è ancora attuale è perchè purtroppo non abbiamo saputo imparare nulla dalla storia e dai tragici errori del passato”.
L’ex abate D’Onorio non trattiene le emozioni: “E’ una gioia oggi essere qui. Quando nel 1990 abbiamo dato vita a questa manifestazione con l’Università e con il Comune di Cassino sapevamo che avrebbe avuto un gran successo, essere oggi qui a celebrare i trent’anni lo dimostra”.
“La pace – spiega Carmine Calce – è un’azione verso gli uomini, le donne e i bambini. E proprio per ribadire il valore della pace, nel mese appena trascorso con i nostri atleti abbiamo fatto brillare la fiaccola benedettina, simbolo di pace in tutto il Mondo. I nostri tedofori, ancor prima che bravissimi atleti, sono dunque stati testimoni di pace nel mondo. In qualità di presidente del Cus Cassino non posso che essere orgoglioso di loro, e a loro, oggi, rivolgo pubblicamente i miei complimenti e i miei ringraziamenti. Oggi, nel 78° anniversario della Liberazione è infatti importante sottolineare il valore della pace anche e soprattutto alla luce di quel che sta accadendo in Ucraina. E la pace, come lo sport, si inizia a praticare in casa. Lo sport si rivela, senza dubbio, un metodo molto efficace per conseguire la pace, perché va oltre qualsiasi differenza di lingua, razza, religione o opinione politica. Ecco, dunque, che la maratona di primavera – da 30 anni fiore all’occhiello della città di Cassino – è una manifestazione che unisce, in una sola giornata, i valori sani dello sport, con quelli della pace”.
Allo start, in prima linea, dom Luigi Maria Di Bussolo in rappresentanza dell’abate Ogliari, il sindaco di Cassino Enzo Salera con tanti amministratori (tra cui il presidente del Consiglio Barbara Di Rollo e l’assessore Danilo Grossi), il rettore dell’Unicas, Marco Dell’Isola, e il presidente del Cus Cassino, Carmine Calce.