Ci sono voluti alcuni giorni, ma le testimonianze acquisite, insieme ad altri elementi raccolti, hanno portato i carabinieri della compagnia di Cassino ad individuare chi ha venduto alcol alla 13enne che poi si è sentita male in Piazza Labriola. È stata denunciata per “somministrazione di bevande alcoliche a minori di anni 16” e “omissione di soccorso” una 53enne, titolare del bar in cui l’adolescente aveva bevuto, al punto da sentirsi male. I fatti sono avvenuti la sera del 7 agosto quando la ragazzina, dopo aver bevuto drink alcolici, proprio in questo bar, sostengono gli inquirenti, aveva avuto un malore tale da far intervenire una ambulanza per portarla in ospedale. Al pronto soccorso le era stato diagnosticato uno “stato di intossicazione da alcool”. L’episodio aveva generato un forte dibattito ed un certo allarme sociale: ora i carabinieri della sezione operativa della compagnia, coordinati dal tenente Giorgione e dal capitano Scolaro, sono arrivati alla denuncia. Tra l’altro anche il 13 agosto scorso, spiegano i militari, la donna era stata sorpresa mentre somministrava alcool a minori di 16 anni, venendo sanzionata. Questo ulteriore episodio è stato scoperto durante una serie di controlli intensificati che i carabinieri hanno avviato proprio per contrastare il fenomeno del “binge drinking”, ovvero l’assunzione smodata di alcol, diffuso tra i giovani in occasioni di feste o del weekend.