Sono 22 le città italiane ad accogliere sul proprio territorio la fondazione Exodus che tende una mano a chi si trova imbrigliato nelle maglie nella dipendenza. Non solo alcol e droga, come siamo abituati a pensare, oggi la schiavitù si manifesta in tanti altri modi: il gioco, i video giochi, ma anche internet.
Tanta strada è stata fatta da quando nell’84 Don Antonio Mazzi partì con il suo progetto che voleva suggerire a tanti che una via d’uscita, Exodus appunto, c’è sempre. E lo fece con una carovana itinerante per diffondere lungo lo stivale un messaggio di speranza. 30 anni fa la tappa cassinate della carovana, cambiò per sempre il futuro dell’intera comunità del basso Lazio.
30 anni per la comunità exodus di Cassino rappresentano un traguardo importante. Una occasione di bilanci ma anche una spinta per fare sempre di più. L’obiettivo oggi non è solo il recupero, ma anche la prevenzione ed una nuova educazione sociale, in cui coinvolgere non solo i singoli, ma l’intera comunità.