Mamma e figlia gestivano una piazza di spaccio di cocaina tra Rocca di Papa e Velletri. E le due donne per la cessione dello stupefacente si servivano, addirittura, di una bambina di sette anni, ovvero la figlia e la nipote delle principali indagate.
Lo ipotizzano i carabinieri del Gruppo di Frascati che, su delega della Procura di Velletri, in mattinata hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 8 persone. Le due donne sono finite in carcere mentre altri sei soggetti ai domiciliari. Le indagini, iniziate a gennaio 2021 sono partite da una perquisizione personale e veicolare, effettuata a carico di una delle due principali indagate, al termine di una rocambolesca fuga. La perquisizione portò al rinvenimento di una rilevante somma di denaro che la donna giustificò come l’incasso giornaliero del bar di cui era titolare.
Per i carabinieri, invece, dietro ci celava un sodalizio criminale gestito dalle due donne: l’attività di spaccio veniva svolta dal primo pomeriggio fino a tarda notte.
In alcune occasioni la bimba di soli 7 anni veniva sistemata nei sedili posteriori dell’auto della madre e – secondo le accuse – era coinvolta sia per confezionare le dosi dello stupefacente sia come vedetta segnalando l’arrivo delle forze dell’ordine.
Tra i clienti vi erano, sia uomini che donne, di diverse estrazioni so-ciali e età (dai 18 ai 55 anni) e non si esclude – secondo le ipotesi dei carabinieri – che ci possano essere stati anche alcuni minorenni.
Secondo le accuse, inoltre, le due avevano autoriciclato i proventi dell’attività attraverso l’acquisto di un bar ubicato nel comune di Cori, in provincia di latina, e l’acquisto di autovetture di ingente valore.
Nel corso delle indagini i militari hanno accertato 50 episodi giornalieri di spaccio di cocaina con un volume di affari dell’organizzazione pari a circa 2 mila euro al giorno, con punte di 2.500 nel fine settimana.