CASTROCIELO – 27 NOV – Un giro di soldi milionario quello che ruota intorno al commercio di gasolio di contrabbando. La guardia di finanza stima che ogni anno le casse dello Stato perdano l’11 per cento dei guadagni di settore , oltre 20 milioni di euro persi per il mancato versamento delle accise sui carburanti. Per questo da tempo la guardia di finanza ha intensificato i controlli per rintracciare lo smercio di ‘oro nero’ lungo le strade italiane. E qualche ora fa la GDF di FROSINONE ha fermato in autostrada all’altezza dell’area di servizio Casilina Ovest a Castrocielo tre autocisterne contenenti in tutto 84 mila litri di gasolio, risultato poi di contrabbando.
Il gruppo di Cassino lungo l’A1 in direzione Napoli ha fermato tre autoarticolati con targa slovena, condotti da cittadini bosniaci, per un normale controllo. I documenti di trasporto esibiti dagli autisti, descrivevano la qualità del prodotto trasportato: “adesivo per uso industriale” si leggeva nella bolla di accompagno che indicava Malta e Cipro come luogo di destinazione del prodotto.
I finanzieri però ci hanno voluto vedere chiaro ed hanno avviato ulteriori accertamenti che hanno rilevato la falsità di quei documenti di trasporto esibiti: la partita I.V.A. della società che aveva spedito quel liquido era inesistente, mentre le società destinatarie del prodotto trasportato non avevano sede nei Paesi indicati nella documentazione. Ulteriori analisi hanno accertato che all’interno dei tre mezzi ci fosse gasolio per autotrazione e non liquido adesivo.
Al termine del controllo, i tre autotrasportatori sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Cassino per l’ipotesi di reato di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici, mentre le tre cisterne e gli 84 mila litri di gasolio trasportato, sono stati sequestrati.