CERVARO – 19 GIU – Si è autosospeso fino a quando non sarà pienamente chiarita la sua estraneità ai fatti.
Questa la decisione maturata dal sindaco di Cervaro, Angelo D’Aliesio, nonostante poco prima – dalla prefettura di Frosinone – fosse arrivata la revoca della sua sospensione e quella di un assessore: un passaggio tecnico necessario, vista la non sussistenza delle misure cautelari. Che fa seguito alla decisione di giovedì scorso quando il Gip del tribunale di Cassino, Armato, aveva rimesso in libertà il sindaco, gli assessori Canale e Ricciardelli, e il tecnico comunale Pucci.
I quattro erano stati coinvolti nell’inchiesta “Malaffare” per un’ipotesi di turbativa d’asta e corruzione.
Ora la decisione del prefetto Portelli di restituire la fascia tricolore a D’Aliesio che, però, ha voluto autosospendersi fino a quando tutto non sarà chiarito. Le redini del comune di Cervaro restano quindi nelle mani del vice sindaco Di Camillo.
Una decisione sofferta quella di D’Aliesio. «Tale scelta, dettata anche dal profondo rispetto nei confronti della magistratura – spiega – perdurerà fino a quando non sia pienamente chiarita la mia assoluta estraneità ai fatti. Non ho deciso di dimettermi dalla carica di sindaco – continua D’Aliesio – perché nutro altrettanto rispetto per la cittadinanza di Cervaro che, democraticamente, mi ha eletto».