Chi si attendeva benefici è rimasto deluso. Il blocco del traffico provinciale non ha inciso sulle polveri sottili. Domenica 9 febbraio, infatti, ben 4 centraline hanno sforato: Frosinone Scalo e Ceccano hanno raggiunto un valore pari a 77 microgrammi per metro cubo di Pm10. Cassino è arrivata a quota 73. Oltre i limiti anche la centralina dell’Arpa Lazio installata a Ferentino che ha registrato 63 microgrammi per metro cubo di Pm10.
Nei limiti Anagni e Alatri, oltre all’altra centralina installata su Frosinone, quella di Viale Mazzini. Su Sora, altro centro dove c’è stata la domenica a piedi, non c’è un dispositivo dell’Arpa Lazio.
I dati relativi a domenica ci confermano ancora una volta che sulle polveri sottili il traffico veicolare incide ma non in maniera preminente rispetto, invece, ad altre fonti di emissioni, quali ad esempio i riscaldamenti. Il blocco domenica, lo ricordiamo ha riguardato Frosinone, Cassino, Ceccano, Sora, Alatri, Anagni, Ferentino.
Rispetto alla rilevazione di sabato, quando pure le auto hanno circolato nei comuni in questione, la situazione non è mutata granché: anche l’otto febbraio, infatti, aveva sforato Frosinone Scalo, con 94 microgrammi per metro cubo; ma anche Cassino che aveva raggiunto quota 73 e Ferentino con 54, mentre non c’era il dato su Ceccano.
E’ evidente, allora, che servono altre misure: è chiaro che bloccare solo le macchine serve a poco per arginare un fenomeno che continua ad attanagliare di fatto gran parte del territorio della provincia di Frosinone.
Ed intanto alla luce dei nuovi dati si aggiorna anche il quadro dei giorni complessivi di sforamento delle varie centraline: quella di Frosinone Scalo dall’inizio dell’anno è andata oltre i limiti già 35 volte, quella di Ceccano 31, quella di Cassino 30.