«La discarica abusiva scoperta a Ferentino rappresenta l’ennesimo sfregio per un territorio come quello ciociaro che, non solo ha dovuto sopportare anni di sversamenti di rifiuti industriali nella valle del Sacco, ma da tempo sembra essere diventata una terra di nessuno dove prolifera l’interramento illecito di rifiuti di vario genere». E’ questo il commento della Cisl a margine dell’operazione condotta dai Carabinieri Forestali.
Per Enrico Coppotelli ed Enrico Capuano, rispettivamente segretari generali della Cisl del Lazio e Cisl di Frosinone, nel territorio ciociaro l’inquinamento ambientale si è stretto in un abbraccio mortale con organizzazioni criminali e mafiose: “Un abbraccio mortale che non risparmia nemmeno i terreni coltivati. Solo pochi mesi fa, tra Frosinone e Napoli, sono state scoperte intere piantagioni di ulivo e granturco compromessi dalla presenza di rifiuti smaltiti illegalmente. L’onda nera del malaffare e delle discariche abusive, dei rifiuti interrati, dei fuochi accesi che avvelenano intere comunità – tuona la Cisl – supera i confini del basso Lazio fino alla Capitale dove periferie e campagne sono violentate da centinaia di discariche abusive nel più totale degrado».
Per la Cisl l’emergenza ambientale è la sfida numero uno dei prossimi anni e non accorgersene è da irresponsabili. Per Coppotelli e Capuano serve un Piano regionale dei rifiuti che finalmente chiuda il ciclo di smaltimento entro i confini della nostra Regione. Ma è altrettanto indispensabile – dicono – moltiplicare i controlli sul territorio per reprimere l’illegalità che sta alla base di questi comportamenti. E poi, senza indugi, procedere alla bonifica immediata dei siti inquinati: su questo punto la Cisl ritiene che ritardi e meline sono altrettanto intollerabili.