Una convivenza difficile, esasperata in questi giorni di emergenza e di giornate passate forzatamente in casa. A Cisterna di Latina sono stati alcuni vicini di casa a chiedere l’intervento degli agenti del commissariato, allarmati dalle urla che sentivano provenire da quell’abitazione. Quando i poliziotti sono arrivati sul posto si sono subito resi conto della gravità di quello che stava accadendo, e della tensione che c’era, tanto che c’è voluto il supporto di altri colleghi per bloccare un giovane di 21 anni, in evidente stato di agitazione.
La madre del ragazzo, ferita in più parti e con un taglio dal quale perdeva sangue, ha cercato di minimizzare l’accaduto: la sorella invece, spiegano i poliziotti, non ce l’ha fatta a tacere ed confermato la violenta aggressione da parte del fratello che, nonostante la presenza dei poliziotti, ha tentato comunque di aggredire ancora i familiari.
I poliziotti ipotizzano che non fosse il primo episodio, parlano di perduranti vessazioni, mai denunciate, scatenate dalla convivenza forzata per le attuali limitazioni anticovid.
Per questo è stata applicata nei confronti del 21enne la misura pre-cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare; il giovane non potrà avvicinarsi a meno di 500 metri dal suo nucleo familiare.