CISTERNA – 29 APR – Una indagine durata sei mesi, partita dal grido d’aiuto disperato di una madre, che ha portato all’arresto di sua figlia, 22enne di Cori. L’indagine, condotta dagli inquirenti del commissariato di Cisterna, ha ricostruito mesi di violenze e maltrattamenti che l’arrestata avrebbe compiuto nella casa in cui vive con la sua famiglia. I poliziotti parlando della madre la definiscono “una donna esasperata”.
Una donna che però ha trovato la forza di confidarsi con gli agenti del commissariato, per denunciare i comportamenti della figlia al personale specializzato del commissariato. Le indagini hanno restituito un quadro caratterizzato da violenze fisiche e psicologiche, reiterate nel tempo e commesse senza alcun segno di rimorso dice la polizia. Schiaffi, pugni in pieno volto ed insulti alla madre e alla sorella minore, ma non solo.
Secondo le accuse la ragazza aveva anche l’obiettivo di minare la considerazione sociale della madre, presentandosi anche sul posto di lavoro di quest’ultima con comportamenti definiti dalla polizia “da indemoniata”. A ciò si aggiungono le testimonianze, i riscontri telefonici ed i referti medici sulle violenze subite da madre e sorella dell’arrestata.
Tutti elementi che hanno spinto il Gip ad arrestare la 22enne e a trasferirla in una struttura specializzata, vista la sua incompatibilità con il regime carcerario. La ragazza già da minorenne era stata arrestata e condannata per analoghi comportamenti.