COLLEFERRO – 09 GEN – Non fu una semplice caduta a ridurre Alberto Giannetti in fin di vita a Colleferro e dopo un mese a causarne la morte per quelle ferite, ma un omicidio pretereintenzionale. E’ quanto scoperto dai carabinieri della Compagnia di Colleferro che hanno sottoposto in stato di fermo per il delitto un 28enne bulgaro, senza fissa dimora e con precedenti. E’ accusato dei reati omicidio preterintenzionale e di rapina impropria e
I fatti risalgono al mese di dicembre, quando Alberto Gianetti, 53enne del posto, venne trovato su una scalinata con varie ferite alla testa e in stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di alcool: era anche privo di documenti di riconoscimento.
I Carabinieri arrivati presso l’ospedale di Colleferro, attraverso il rilievo delle impronte, identificarono la vittima che nel frattempo era entrato in coma. Da quel momento sono scattate le indagini da parte dei militari che hanno permesso di costruire la vicenda. Hanno ascoltato testimoni, controllato le telecamere di videosorveglianza e scavato nella vita dell’uomo.
I carabinieri hanno dimostrato che un cittadino bulgaro, dopo aver avuto una lite con la vittima all’interno di una sala giochi, lo attese all’esterno, lo seguì per poi rapinarlo con calci e pugni portandogli via il portafogli e dandosi alla fuga.
Trovare il 28enne non è stato facile, irreperibile all’anagrafe, aveva cambiato più volte residenza ma nella giornata di martedì i carabinieri lo hanno finalmente trovato. Dopo varie ore d’interrogatorio alla presenza del suo avvocato, visti gli elementi inconfutabili raccolti dai militari, il 28enne ha confermato l’ipotesi investigativa dei Carabinieri.
Sotto la direzione della Procura della Repubblica di Velletri, i Carabinieri di Colleferro hanno sottoposto l’uomo a fermo di indiziato di delitto per i reati di rapina e omicidio preterintenzionale poiché il 53enne a distanza di un mese dall’accaduto, è morto in ospedale dov’era ricoverato. Lo straniero ora si trova in carcere a Velletri.