L’Associazione nazionale vittime delle marocchinate protesta per l’esposizione delle bandiere francesi e marocchine al monumento alla pace in località Marinaranne di Coreno Ausonio
Dopo l’illuminazione con la luce blu della Rocca Janula a Cassino, con il riferimento alle truppe coloniali francesi, divampa una nuova polemica sulla tematica.
Il monumento si trova alle falde del Monte Maio ed è stato inaugurato il 15 maggio 1994, in occasione del 50° anniversario del passaggio del fronte di guerra in quelle contrade. Un evento che lasciò una lunga scia di sangue e dolore tra la popolazione civile, stuprata e derubata dai goumiers, inquadrati nell’esercito francese.
«Si tratta dell’ennesimo affronto alle vittime civili – dichiara Emiliano Ciotti, presidente dell’associazione nazionale vittime delle marocchinate – ancora un gesto che esalta i carnefici e dimentica chi ha subito gli stupri di guerra.
La presenza della bandiera dell’attuale Marocco – continua Ciotti – è storicamente sbagliata, in quanto non ci risulta che questa Nazione abbia dichiarato guerra alla Germania durante la seconda guerra mondiale».
L’Associazione si dice «indignata da questo gesto offensivo che lede la memoria storica delle migliaia di vittime dei cosiddetti “liberatori”».