Pochi minuti dopo l’annuncio del presidente Conte dell’estensione delle restrizioni a tutta l’Italia, nei supermercati della Regione è scattata la corsa, anzi l’assalto. Nonostante fossero ormai QUASI le 22. Soprattutto dimenticando così la prima raccomandazione: evitare gli assembramenti nei luoghi chiusi.
La stessa Regione Lazio – visto il panico e la confusione tra i cittadini – alle 23.46 attraverso la propria pagina ufficiale ha rassicurato tutti: «Ci si può muovere per fare la spesa. Tra i casi di necessità che consentono gli spostamenti c’è anche la spesa per generi alimentari. Lo precisano fonti di Palazzo Chigi».
Ma le restrizioni iniziano a farsi sentire. Il giorno dopo, martedì mattina, le città della provincia di Frosinone sono quasi deserte. Le serrande delle attività sono abbassate: molti i commercianti che hanno deciso di seguire le indicazioni del Governo. Poche le persone in giro. Le uniche file si vedono fuori dai supermercati e dalle farmacie.
E le raccomandazioni sono sempre le stesse: rispettare la distanza minima ed evitare assembramenti di persone in luoghi chiusi. Bisogna ricordare, ancora una volta, che è possibile spostarsi ed uscire di casa per fare la spesa e la distribuzione delle merci e alimenti continuerà ad essere garantita.