Come da più nere previsioni l’effetto coronavirus si abbatte sul mercato dell’auto che a marzo in Europa dimezza le immatricolazioni. In alcuni casi, come quello italiano purtroppo, si tratta di una vera e propria picchiata.
Se il dato continentale si attesta al – 51;8% quello inerente l’ Italia e’ ben peggiore: -85, 4%.
Certo, nel nostro paese con il lokdown dal 10 marzo per cittadini ed imprese il dato non è che sorprenda più di tanto, anche se il calo e’ pesante.
Il gruppo Fca ha avuto una discesa del 74% rispetto al marzo del 2019. Scendendo nello specifico i modelli Alfa Romeo che vengono prodotti a Piedimonte San Germano hanno fatto registrare un -75;5 % rispetto a marzo 2019.
1351 le vetture immatricolate contro le 5508 dello stesso mese dell’anno scorso. Allargando lo sguardo al periodo gennaio- marzo 2020 il calo del marchio del Biscione, rispetto alla stesso periodo dello scorso anno, e’ del 44;6%. 8156 unità immatricolate in questo periodo contro le 14731 del primo trimestre 2019.
Dinamica negativa per tutti i brand: Lancia -91,5% a marzo e – 31,5% nei primi tre mesi; Fiat -75,1% il mese scorso e -30,9% nel trimestre; Jeep -76,1% e -43,7%. Come si suol dire un vero e proprio tsunami che si abbatte su settore. Ora non resta che aspettare la ripresa effettiva di un paese, l’Italia, che rischia un salasso economico devastante per il presente , soprattutto per il futuro.
Dando uno sguardo a ciò che accade negli altri paesi del vecchio continente la situazione è delicata anche in altre aree. A marzo 2020 in Francia le immatricolazioni hanno avuto un calo del 72,2%, in Spagna del 69,3%. Reggono, invece, a marzo Germania e Inghilterra con perdite del 37,7% e del 44,4%.