Tutte le strutture pubbliche e private accreditate facenti parte della rete ospedaliera regionale sono coinvolte per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
Il Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, ha firmato un’ordinanza ad hoc nella quale si prevede il potenziamento dei posti letto per la terapia intensiva e l’attivazione di ulteriori laboratori dedicati per la diagnosi del virus, ovvero le strutture dove si fanno i tamponi. Uno di questi laboratori sarà al Goretti di Latina. Non c’è, invece, lo Spaziani di Frosinone che continuerà a far riferimento a Tor Vergata. E le polemiche non sono mancate per questa decisione che è stata vista come un’altra beffa per il territorio.
In virtu’ dell’attivazione dei posti letto aggiuntivi in terapia intensiva, sono previste 474 unita’ di personale in più, fra cui 50 anestesisti, 270 infermieri, 12 pneumologia, 18 infettivologi, 12 cardiologi, 20 medici dell’emergenza, 12 radiologi e 80 operatore socio sanitari.
I posti letto di terapia intensiva passano, secondo l’ordinanza, da 518 a 675: i 150 posti in piu’, nello specifico, derivano in parte dal raddoppio dei posti dello Spallanzani, in parte dall’attivazione del centro ‘Covid-2′ del Columbus. L’assistenza all’andamento del’emergenza si dipanerà in tre fasi.
Le varie Asl devono rendere disponibili posti letto di terapia intensiva. Proprio per questo, ad esempio, anche l’azienda territoriale di Frosinone ha annunciato che negli ospedali verranno effettuati solo interventi chirurgici di emergenza ed urgenza oltre a quelli di natura oncologica. Sospensione temporanea, invece, di quelli programmate. Questo perché servono posti letto e personale.
Ma nell’ordinanza firmata da Zingaretti c’è anche dell’altro: sono sospese le attività dei centri anziani comunali mentre le biblioteche potranno restare aperte a condizione che ci sia un metro di distanza. Questo discorso vale anche per i mercati rionali o settimanali che potranno proseguire le loro attività a patto che si rispetti la distanza di un metro tra le persone.