ESPERIA – 03 DIC – 15 anni di reclusione. E’ la condanna inflitta dal Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Cassino, Domenico di Croce, a Mario Teoli, il 30enne di Esperia accusato di aver ucciso al termine di un litigio il padre Antonio. Il parricidio avvenne il 1 agosto del 2018. Antonio Teoli aveva 68 anni.
Per il 30enne è caduta l’aggravante dei futili motivi ed è stato riconosciuto il vizio parziale di mente.
Martedì mattina, durante la requisitoria, il Pm, Emanuele De Franco, aveva chiesto 14 anni per l’imputato. Era partito dall’ergastolo tenendo conto, però, del rito con cui si celebrava il processo, l’abbreviato, e della attenuanti generiche.
Secondo l’accusa Mario Teoli quella sera del 1 agosto 2018 aveva inferto sei coltellate al padre, di cui 4 andate a segno. Ad un’ora di distanza dal fatto – nella ricostruzione degli inqurenti – aveva chiamato il 118. Per allontanare i sospetti aveva inscenato anche una rapina.
Per la difesa di Mario Teoli, il cui legale è Tony Ceccarelli, sugli eventi ha pesato proprio la semi-infermità mentale dell’uomo.
L’avvocato Ceccarelli si è detto abbastanza soddisfatto per la sentenza anche se ha preannunciato ricorso per un ricalcolo della pena e, soprattutto, per cercare di far derubricare il reato: da omicidio volontario a preterintenzionale.
Per il legale di parte civile, Emiliano Mignanelli che assiste l’altro figlio di Antonio Teoli, la condanna da un punto di vista giuridico rende giustizia al suo assistito e alla memoria di Antonio Teoli.
Umanamente però – ha chiosato – nulla potrà mai riparare a quanto accaduto.