FERENTINO – 12 SET – La proprietà acquirente della Biomedica Foscama di Ferentino assumerà 30 lavoratori entro il 30 aprile 2020.
L’annuncio arriva direttamente dalla Special Pharma Lab s.r.l. tramite una nota stampa nella quale offre la propria versione dei fatti dopo il sit in delle maestranze nel quale si lamentava la mancata volontà dell’azienda di riassorbire quelle 30 unità.
La Special Pharma Lab s.r.l. , che ha si è aggiudicata l’asta per lo stabilimento famaceutico di Ferentino indetta dal curatore fallimentare, precisa che nell’incontro del 10 settembre presso la sede Unindustria di Frosinone, ha accolto tutte le richieste avanzate dai sindacati: definire un piano industriale dettagliato per la riattivazione del sito; garantire l’assunzione di 30 lavoratori anche in caso di slittamento delle tempistiche indicate nel cronoprogramma del piano; mantenere, infine, le condizioni retributive degli scatti di anzianità per i lavoratori coinvolti. Il piano – specifica neo su bianco la Special Pharma Lab – prevede l’assorbimento progressivo di 20 lavoratori entro dicembre ed altri 10 entro il 30 aprile 2020.
Per quanto riguarda i 42 lavoratori restanti e non immediatamente coinvolti si prospetta un loro futuro impiego in base a necessità organizzative e produttive. L’azienda attacca quelle sigle sindacali (Ugl e Cisl) che dopo il vertice dei giorni scorsi hanno – scrive la Special Pharma Lab- hanno immediatamente alzato la posta sul TFR maturato dai lavoratori. Per la nuova proprietà i sindacati avrebbero potuto e dovuto rivolgersi alla giusta controparte e non a loro.
A stretto giro di posta è arrivata la posizione delle organizzazioni sindacali: Enzo Valente, Ugl, e Antonella Valeriani , Femca Cisl, ribadiscono che il piano industriale non lo hanno ancora visionato.
Riguardo alla vicenda del Tfr Valente aggiunge che nessuno vuole farlo pagare alla Spl, ma si chiedono tutele nel verbale di conciliazione per i lavoratori. Sia Valente che la Valeriani chiedono il rispetto dell’offerta depositata in Tribunale a Frosinone dalla Spl: ovvero il riassorbimento diretto delle 30 maestranze e non attraverso forme come la Naspi. Entrambi i sindacati si dicono disposti a trattare per trovare la quadra.
Diversa la posizione della Filctem Cigl. Sandro Chiarlitti è fiducioso che si possa riprendere il discorso: «far naufragare senza una ragione oggettiva questo accordo – dice – sarebbe una disfatta per territorio». L’auspicio di Chiarlitti è quello di replicare anche con la Biomedica ciò che la Special Product’s line, a cui fa capo la Special Pharma Lab, ha fatto ad Anagni. Per Mauro Alessandro Piscitelli, della Uilctem « è il momento di mettere da parte le frustrazioni e di far prevalere il buon senso affinché si concretizzi questa possibilità di acquisto della S.P.L, prima con il riassorbimento dei 30 lavoratori e poi, se il quadro sarà favorevole anche degli altri.