“Questo singolo episodio, seppur grave, non può e non deve rappresentare la città di Ferentino che ha da sempre dimostrato grande attenzione nei confronti delle persone con maggiori difficoltà.
Ferentino è da sempre una città inclusiva, solidale e costantemente impegnata nel sociale. E questo non soltanto attraverso le azioni messe in campo dall’Amministrazione comunale ma anche grazie alle associazioni cittadine e a tanti privati che donano parte del loro tempo per gli altri.
Ho personalmente parlato con i responsabili della struttura, i quali si sono resi disponibili a chiarire la vicenda sulla quale faremo luce. Ma vorrei cogliere l’occasione per invitare le famiglie a contattarmi affinché io possa organizzare, oltre a un momento di chiarimento tra loro e la struttura, anche un soggiorno presso la nostra città, dove queste famiglie avranno modo di constatare con i loro occhi quello che realmente facciamo.
Cito come esempio, anche, perché è un’opera di cui andiamo orgogliosi il parco inclusivo a Ponte Grande e mi piace ripetere le parole che usai in quella circostanza: “Non è semplicemente uno spazio fisico, di condivisione e di incontro tra le persone ma ha un significato più profondo che guarda all’inclusione reale e alla solidarietà”.
Questa è la nostra città e descriverla in maniera diversa sarebbe ingeneroso nei confronti dei suoi cittadini”.
Queste le dichiarazioni del sindaco di Ferentino, Antonio Pompeo, in merito a quanto accaduto tra una struttura ricettiva della città e un gruppo di famiglie con ragazzi affetti da autismo.