FERENTINO – 05 DIC – La morsa non si allenta ed i risultati continuano ad arrivare. I carabinieri della stazione di Ferentino hanno stanato altri tre furbetti del reddito di cittadinanza denunciandoli con l’accusa di truffa aggravata e continuata. Tre storie scoperte dai militari agli ordini del comandante Alborino, che raccontano in maniera precisa quanto ancora ci sia da lavorare in tema di prevenzione per evitare che i soldi dello Stato vadano a chi non ne ha diritto. Almeno, in questi tre casi, secondo il quadro accusatorio.
A finire nei guai sono state due donne, una 49enne ed una 43enne, oltre che un uomo, un 38enne. I tre risultano essere tutti già noti alle forze dell’ordine. I tre casi e quindi le tre truffe risultano essere completamente diversi. Nel primo caso la 49enne nonostante percepisse il reddito è risultata essere la titolare di dieci automobili, due terreni ed un’abitazione. Il tutto oltre ad essere la beneficiaria di una somma di circa 50 mila euro ricevuta in eredità.
Nel secondo caso, il 38enne secondo le accuse aveva omesso di dichiarare di essere un dipendente, regolarmente assunto, da una azienda di Anagni. Nonostante questo il 38enne aveva dichiarato di non avere reddito e di avere quindi i requisiti per richiedere il sussidio. Il terzo caso, quello relativo alla donna di 43 anni è, se possibile ancor più paradossale. La donna ha dichiarato, secondo le accuse, una residenza fittizia, oltre ad aver omesso di ricevere ogni mese la pensione di accompagno ed altri sussidi, da Comune ed Inps in virtù della sua recente maternità.
Per i tre, oltre che la denuncia penale, è scattata anche la segnalazione all’Inps per l’avvio della procedura di revoca del reddito.