Ferentino – TAV, il monito della CISL: “E’ l’unica opera per rilanciare il territorio”

“La realizzazione di una Stazione dell’Alta Velocità a Ferentino è l’unica opera infrastrutturale in grado di rilanciare questo territorio” a ribadirlo in una nota Enrico Coppotelli, Segretario Generale CISL Lazio.
“Molti la paragonano alla costruzione dell’autostrada nei decenni passati e penso che non sbaglino – ribadisce Coppotelli”.
La Stazione Tav nell’area tra Ferentino e Supino sarebbe a 800 metri dal casello di Ferentino e praticamente all’imbocco dell’autostrada Ferentino-Frosinone-Sora. Era già stata individuata in quella zona negli anni passati, per una ragione evidente: si trova sul tracciato e ha una posizione logistica invidiabile. Sia per quel che riguarda il traffico dei passeggeri che per quello delle merci. La Stazione dell’Alta Velocità collegherebbe la provincia di Frosinone al Nord Italia e all’Europa. Sotto ogni punto di vista. Con effetti benefici immediati. Inoltre, particolare non trascurabile, sorgerebbe nel cuore dell’area industriale di questo territorio. Rappresentando un fulcro insostituibile per le aziende, specialmente per le eccellenze del chimico-farmaceutico.
“La Cisl insiste da sempre su questo progetto – aggiunge Coppotelli – e siamo orgogliosi che nel corso del nostro recente convegno sulle opportunità per il Lazio il Governatore Francesco Rocca l’abbia definita un’opera non negoziabile, aggiungendo che occorrerebbero 100 milioni di euro nella legge Finanziaria per poterla “scaricare a terra”. In tanti sono intervenuti, a sostegno di un simile scenario. Le due fermate istituite dalla TAV a Frosinone e a Cassino sono assolutamente insufficienti per un salto di qualità. Intanto perché il Treno Superveloce ferma una sola volta all’andata e una sola volta per il ritorno. In secondo luogo nel tratto tra Sgurgola e Supino viaggia sulla tratta ordinaria, con le velocità ordinarie. Con una Stazione Tav dedicata cambierebbe tutto – conclude il Segretario Generale CISL Lazio – In termini di numero delle corse e di tutto il resto. Rappresenterebbe anzi un’opera di bacino alla quale guarderebbero anche gli utenti della provincia di Latina, del Molise e dell’Abruzzo.