E’ durato più del previsto stamattina l’interrogatorio di convalida davanti il Gip del Tribunale di Latina Giorgia Castriota del fermo di polizia Giudiziaria cui è stato sottoposto dai Carabinieri il capo operaio 66enne del comune di Fondi accusato l’antivigilia di Capodanno di aver tentato di uccidere con un machete il nipote tossicodipendente di 29 anni. L’uomo, assistito dall’avvocato Giulio Mastrobattista, ha raccontato quanto sarebbe avvenuto nel complesso, in località Capratica, in cui risiedono altri familiari e, tra questi, il fratello ed il figlio di quest’ultimo conosciuto dalle forze dell’ordine per essere un assuntore di sostanze stupefacenti. L’uomo, ancora scosso per quanto avvenuto venerdì scorso, ha raccontato di una lite con il nipote, subito degenerata. Il giovane gli avrebbe gettato contro un vecchio divano. Il dipendente del comune di Fondi, a quel punto, reagendo ha imbracciato il machete colpendo il familiare alla testa ed ad un braccio. Il 66enne ha deposito al Gip Castriota una serie di segnalazioni e querele depositate ai Carabinieri della Tenenza contro il nipote in cui chiedeva una tutela personale a fronte delle minacce e dei tentativi di aggressioni subiti allorquando non consegnava al figlio del fratello le somme di danaro richieste probabilmente per acquistare dosi di droga.