Concorso in abuso d’ufficio. Sono le ipotesi di reato che la Procura della Repubblica di Cassino ha attribuito all’ex sindaco di Formia Paola Villa, ora indagata per l’assunzione lo scorso luglio dell’ex segretario generale e direttore del comune Mario Taglialatela nel nuovo ruolo di capo gabinetto dello stesso primo cittadino. A firmare la conclusione delle indagini preliminari è stato direttamente il capo della Procura, Luciano D’Emmanuele, che ha delegato il gruppo di Formia della Guardia di Finanza di recapitarla anche agli due indagati. Si tratta dello stesso avvocato Mario Taglialatela, indagato anche per falso, e del dirigente dell’area finanziaria del comune di Formia Daniele Rossi. Questa vicenda trae origine lo scorso luglio quando l’allora sindaco Villa decise di nominare Taglialatela, candidato a sindaco alle amministrative del 2018, suo capo gabinetto in sostituzione del dimissionario Armando Russo. A presentare direttamente un esposto in Procura fu il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo. Chiese ed ottenne l’apertura di un’indagine ravvisando – a suo dire – due anomalie procedurali. Taglialatela non poteva essere investito di quell’importante incarico per due ragioni: era in pensione dopo aver guidato le segreterie generali di diversi ed importanti comuni della provincia di Latina e poi perché sarebbe stato inquadrato con un livello funzionale, economico e contrattuale, inferiore rispetto ai suoi più stretti collaboratori e componenti della stessa segreteria particolare del sindaco Villa. Il solo Taglialatela è indagato anche per falso per non aver detto l’intera verità – secondo la Procura di Cassino – sulle presunte cause di incompatibilità a rivestire quel ruolo. Pronta a chiarire l’intera vicenda è ora la professoressa Villa che, attraverso l’avvocato Vincenzo Macari, ha preannunciato di voler rilasciare dichiarazioni al magistrato titolare del fascicolo prima che la procura chieda al Gup – com’è assai probabile – il rinvio a giudizio dell’ex sindaco e dei due funzionari.