Sarà l’istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana a stabilire la causa che ha provocato il decesso dei 42 esemplari di “Berte marine”,gli uccelli marini trovati privi di vita sulla spiaggia lungo il litorale di levante di Formia, in località Acquatraversa.
Lo ha annunciato il presidente dell’ente Parco Riviera di Ulisse, Carmela Cassetta, dopo il recupero di alcune carcasse di questi volatili da parte di alcuni tecnici del settore naturali-stico dello stesso ente.
La presenza dei resti degli esemplari era stata denunciata dal sindaco di Formia Paola Villa: aveva dovuto tranquilliz-zare diversi cittadini residenti nella zona preoccupati del fat-to che la moria degli uccelli potesse essere provocata anche dal Covid 19.
Il fenomeno potrebbe essere strettamente legato all’ingestione di questi uccelli di una alga tossica non autoc-tona che, a causa dell’aumento della temperatura dell’acqua del mare, provoca l’immediato decesso.
Un analogo episodio c’era stato il 20 aprile scorso nel tratto di mare antistante il lago Patria a Castelvolturno. Si tratta di una moria che si rinnova in questo periodo da almeno “quattro-cinque anni”.