Una aggressione , un’altra nel carcere di Frosinone. Ed ancora una volta ad andare in escandescenze è stato lo stesso detenuto, un 30enne con problemi psichiatrici, già autore di un altro episodio a seguito del quale un agente della penitenziaria venne refertato in ospedale con una prognosi di 15 giorni.
A raccontare la situazione è la Cisl Lazio, Federazione nazionale sicurezza, che ripercorre il clima di tensione che – secondo il sindacato – si vive all’interno del carcere ciociaro.
L’uomo che si è reso protagonista dell’ultima aggressione , già aveva creato problemi all’interno della casa circondariale. Da due mesi, dice la Cisl Lazio, aggredisce il personale in servizio e danneggia le camere in cui è recluso.
Secondo il sindacato è necessaria una gestione diversa dei detenuti con disturbi psichiatrici. E che al momento – scrive la Cisl – esistono molte difficoltà gestionali nei penitenziari dopo la riforma degli ospedali psichiatrici giudiziari. Norme inadeguate che creano continue criticità, ritiene la federazione nazionale sicurezza.
E a pagare il prezzo più alto al momento – sostiene la Cisl – è il personale in servizio.