Arriva una nuova arma per contrastare gli episodi di violenza all’interno degli ospedali della provincia di Frosinone: si tratta del “pulsante rosso”. Ad annunciare la novità il commissario della Asl Sabrina Pulvirenti, che ha illustrato il presidio che rappresenta un collegamento diretto con le forze dell’ordine in caso di aggressione con la diffusione del messaggio “Attenzione, aggressione in corso a danno di un operatore”. Unito a ciò è arrivata anche l’implementazione della videosorveglianza nelle aree d’attesa dei pronto soccorso e l’operatività di due vigilanti, h24, nei quattro pronto soccorso ciociari.
Azioni che, il commissario straordinario Pulvirenti, sta mettendo in atto anche sulla scorta della riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, proprio sul tema della sicurezza nei pronto soccorso, voluto dal Prefetto Liguori. “In pochi mesi – ha spiegato la stessa Pulvirenti – abbiamo messo a terra diversi progetti per favorire la sicurezza dei professionisti e l’accompagnamento alla cura dei nostri pazienti, un percorso che è frutto di collaborazione e condivisione con i sindacati, il Prefetto, il Questore ed il personale”.
Non solo sicurezza però: la Asl vuole lavorare sulla comunicazione dei sanitari verso i pazienti e l’u-manizzazione delle cure, primo argine ad episodi di intemperanza. Per questo partirà un corso di formazione per 114 infermieri da otto ore. E poi, per aiutare l’accoglienza sono stati disposti quattro box all’interno dei pronto soccorso, nei quali potrà essere anche utilizzato un tablet per comunicare con i parenti ricoverati all’interno.
“Stiamo lavorando sodo – ha sottolineato la Pulvirenti – ed un ringraziamento particolare va rivolto al Presidente Rocca e al direttore della direzione regionale sanità Urbani, per aver messo al centro le esigenze della sanità ciociara”. A lei fa eco la Presidente della commissione sanità Savo: “Le misure introdotte dalla Asl di Frosinone – spiega la Savo – vanno esattamente nella direzione che abbiamo auspicato, soprattutto dopo i numerosi episodi di aggressione ai danni del personale sanitario”.