La siccità è andata a complicare una situazione già di per sé difficile, a causa del caro prezzi e dei danni da fauna selvatica: gli agricoltori sono allo stremo, centinaia di aziende rischiano di scomparire, il settore è pronto alla mobilitazione.
Il grido dall’allarme è stato lanciato dal presidente di Copagri Frosinone-Latina Fabrizio Neglia che dice basta all’indifferenza dei politici e delle istituzioni nei confronti degli enormi problemi denunciati giornalmente dagli agricoltori.
“Un settore – spiega Neglia – completamente abbandonato a se stesso, costretto ad autogestirsi perché nessuno pensa all’agricoltura né agli agricoltori!”
I problemi si moltiplicano, così come i cinghiali che causano così tanti danni; c’è poi l’aumento dei prezzi delle materie prime, del gasolio agricolo arrivato alle stelle, frutto, secondo il presidente “di una mera speculazione per la quale neanche in questo caso si interviene”.
Sulla siccità chiede subito un piano urgente da parte dei Consorzi di Bonifica perché – sostiene – “la mancanza di acqua si fa sentire e in futuro sarà sempre più grave”.
Il presidente di Copagri Frosinone-Latina affonda infine il colpo: “Se si fermano gli agricoltori non arriverà più cibo sulle nostre tavole, le terre resteranno incolte, desertificate, un grave danno per l’ambiente che rischia il dissesto idrogeologico”.
Gli agricoltori si dicono pronti a scendere in piazza dopo un ultimo tentativo di sensibilizzare le istituzioni.