Stato di agitazione nel carcere di Frosinone. A proclamarlo la Cisl Fp che denuncia le grandi difficoltà operative nell’istituto penitenziario di Via Cerreto.
«Attualmente – denuncia il segretario massimo Costantino – il personale è carente di circa 50 unità e se si considera che ulteriori 50 unità espletano servizi al Traduzioni Provinciale di Frosinone, il quadro diventa alquanto preoccupante . Risulta complicato chiudere, addirittura, i servizi in caso di esigue assenze giustificate del personale».
La Cisl rimarca come si registrino continuamente visite ambulatoriali quotidiane, che mettono ulteriormente in ginocchio l’istituto. La grave carenza di personale ricade sull’organizzazione del lavoro dei reparti detentivi e sulla mancata sicurezza degli stessi, con evidenti contraccolpi su vari eventi critici, incluso quello relativo alle aggressioni ai danni del personale di Polizia Penitenziaria.
Purtroppo – dice ancora la Cisl – si continua a gravare sugli Istituti Penitenziari una competenza non propria dato che il personale si trova a gestire anche detenuti con problemi psichiatrici o, peggio ancora, detenuti che dovrebbero essere inviati nelle Rems.
Il sindacato, oltre a proclamare lo stato di agitazione, ha richiesto al Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria di Lazio, Abruzzo e Molise, interventi immediati anche, con uno scorrimento dalle attuali graduatorie.