FROSINONE – 25 SET – Quattro persone sono finite in manette in mattinata perché accusate di essere gli organizzatori ed i promotori della fuga dal carcere di Frosinone di Alessandro Menditti, l’esponente del clan camorristico dei Belforte che evase dalla casa circondariale di Via Cerreto nel marzo del 2017. Menditti, che venne trovato otto giorni dopo, evase in modo rocambolesco, segando le sbarre di una finestra ed attraversando ben due edifici prima di uscire dalla struttura. Insieme a lui tentò la fuga un detenuto albanese ed è stato proprio lui il punto focale dell’indagine.
L’attività, condotta dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, è iniziata subito dopo l’evasione e si è avvalsa di analisi di tabulati telefonici e video di sicurezza, intercettazioni e pedinamenti. E’ così che gli inquirenti sono arrivati ai quattro, tutti di nazionalità albanese, che avevano scelto Artena come base per condurre l’operazione.
Come detto è stato Ilirjan Boce, il detenuto che aveva tentato la fuga con Menditti, l’organizzatore del piano. Era lui per gli investigatori quello che impartiva gli ordini – attraverso uno o più cellulari – per far arrivare in carcere gli strumenti utili al taglio delle inferriate e le scale per permettere lo scavalcamento delle mura. E poi i colloqui: lo stesso Boce, con una sua complice, pianificava il tutto, fatto questo scoperto attraverso l’analisi dei tabulati telefonici.
Gli indagati in totale sono sette, quattro di loro sono finiti in cella. L’indagine è stata coordinata dal dottor Coletta della Procura di Frosinone.