FROSINONE – 02 NOV – Non è necessario adottare ordinanze particolari a tutela della salute pubblica: questo, in sintesi, è quanto emerso dal tavolo tecnico che si è riunito questo pomeriggio presso la sede della protezione civile di Frosinone dopo l’incendio divampato in mattinata in un deposito nella zona industriale di Frosinone. Un’alta e densa nube nera visibile da centinaia di chilometri di distanza. E la paura per l’aria irrespirabile è stata tanta. In un primo momento i vigili del fuoco – con 20 unità operative sul posto – hanno comunicato che i materiali andati in fumo non erano pericolosi. Si è trattato infatti quasi esclusivamente di materiali in pelle, meno impattanti sicuramente per la salute rispetto alla plastica, come si temeva in un primo momento.
Sul posto anche gli agenti della squadra mobile per gli accertamenti del caso.
Parallelamente alle indagini delle forze dell’ordine che puntano a scoprire le cause del rogo, comune, provincia, regione si sono mossi per capire invece l’entità del problema e le eventuali mosse per fronteggiarlo.
Nel pomeriggio durante tavolo tecnico riunitosi anche alla presenza, di Prefettura. Asl, Vigili del fuoco e comune di Supino, sono stati diffusi i risultati delle prime analisi effettuate dall’Arpa Lazio . Dai valori emersi è stato deciso che non vi è la necessità di adottare provvedimenti da parte dell’autorità comunale di Frosinone in quanto, come accertato durante la riunione, la corrente sta spirando nella direzione di altri comuni del circondario, per i quali operano differenti competenze territoriali.
Per Frosinone e Supino non sussistono dunque gli estremi per adottare particolari accorgimenti. In base alla direzione del vento, però, potrebbe essere necessario invece per altri territori del comprensorio.
In ogni caso, la situazione rimane, comunque, monitorata dal tavolo tecnico che continuerà a riunirsi nelle prossime ore, quando arriveranno i risultati dei nuovi campionamenti su aria e terreno.