Nell’ambito delle attività di controllo svolte nel periodo di emergenza sanitaria, i Carabinieri dei Nas, d’intesa con il Ministro della Salute, hanno svolto specifiche verifiche sulla regolare conduzione di servizi sanitari di continuità assistenziale, le guardie mediche. Ispezioni sono state eseguite proprio nei giorni festivi e nell’arco notturno in 390 presidi pubblici di continuità assistenziale dislocati su tutto il territorio nazionale, dai grandi centri urbani fino alle piccole realtà e comunità locali. Criticità strutturali e organizzative sono emerse su 99 sedi ispezionate, determinando la denuncia di 19 persone e la segnalazione di 85 alle Autorità amministrative e sanitarie regionali. Destinatari dei provvedimenti sono stati i responsabili dei servizi e dirigenti delle relative Aziende Sanitarie Locali nonché personale medico / infermieristico e operatori dislocati all’interno dei vari servizi di guardia medica. Le irregolarità sono riconducibili in 3 casi su 4 a unità sanitarie ubicate in strutture e immobili con carenze igienico sanitarie, tecnologiche, organizzative e strutturali, dovute ad ambienti interessati da muffe e umidità, mancanza di vie di fuga, locali privi di accesso per persone disabili e servizi igienici non funzionanti o non distinti per operatori e utenti. In altri casi sono emerse criticità direttamente correlabili a garantire la sicurezza degli operatori sanitari da potenziali episodi di aggressione da parte di utenti in stato di agitazione o malintenzionati, come l’assenza di sistemi di allarme, di videosorveglianza o del servizio di vigilanza, il collegamento alla centrale delle forze di polizia e di idonee di misure passive (porte blindate, inferriate alle finestre). Contestualmente sono state rilevate ulteriori 22 irregolarità in materia di attuazione delle misure di contenimento epidemico da Covid-19, dovute all’assenza di protocolli preventivi e di dispositivi di protezione individuale, nonché in tema di sicurezza dei luoghi di lavoro. Due sono stati i medici in servizio presso l’Unità di Continuità Assistenziale di Sabaudia (Latina) segnalati per provvedimenti disciplinari poiché risultati assenti nei locali dell’Asl al momento del controllo dei Carabinieri, nonostante non risultassero impegnati in attività di visita a domicilio di pazienti. Le verifiche effettuate dai Nas hanno consentito di rilevare la detenzione di farmaci e dispositivi scaduti di validità, in altre occasioni invece la loro mancanza, in particolare per i medicinali salvavita come l’adrenalina. Sequestrati complessivamente 260 confezioni di farmaci scaduti di validità e conservati in condizioni che ne escludevano la possibile somministrazione ai pazienti.