FROSINONE/LATINA – 05 OTT – da una parte davano medicinali senza la ricetta medica, dall’altra chiedevano rimborso per i farmaci apponendo le fustelle, ovvero i codici a barre, su ricette intestate a ignari pazienti, ma non consegnando effettivamente quei prodotti. Sono diverse ed a vario titolo le irregolarità ipotizzate dai carabinieri del Nas che hanno passato al setaccio le farmacie del basso Lazio. In particolare i militari si sono concentrati su 19 farmacie delle province di Latina e di Frosinone. Un servizio di controllo per accertare che i farmaci ed i dispositivi medici venissero dispensati al pubblico in modo corretto. L’attività ha consentito ai militari del capitano Egidio Felice di accertare invece 400 violazioni alle norme amministrative a 16 farmacisti, per un importo complessivo superiore a 412.000 euro. A 6 professionisti inoltre sono state contestate anche violazioni di natura penale con il sequestro di 376 confezioni di farmaci e 426 di dispositivi medici.
Nello specifico i militari del Nas hanno contestato ai farmacisti non solo di dare farmaci ai clienti senza le ricette, ma di aver giocato sui rimborsi. In che modo? Secondo i carabinieri togliendo le fustelle dalle confezioni e apponendole su ricette intestate ad ignari pazienti, così da poter chiedere il rimborso al servizio sanitario, ma senza consegnare materialmente i farmaci. E in alcuni casi è stato contestato anche il mancato aggiornamento della documentazione relativa alla dispensazione dei farmaci stupefacenti.