BASSO LAZIO – 28 OTT – Irregolarità in tutte le aziende controllate in provincia di Frosinone: sei su sei. Un po’ meglio a Latina, dove le ispezioni hanno riguardato sette strutture e le sanzioni sono state elevate in cinque casi.
Sono stati i carabinieri del Nas di Latina ad eseguire i controlli: nel mirino allevamenti di galline per la produzione di uova. In Italia sono state sequestrate 32 mila uova, 4.600 galline ovaiole e 30 tonnellate di mangimi, mentre nel basso Lazio sono state solo elevate delle multe.
Le carenze che sono state riscontrate nella nostra regione riguardano le condizioni igienico-strutturali e l’applicazione delle misure di biosicurezza, cioè quelle che servono per ridurre al minimo i rischi per l’ambiente e la salute umana.
In provincia di Latina, in un allevamento, i carabinieri del capitano Felice Egidio hanno accertato la mancanza dei requisiti per i locali adibiti alla manipolazione e conservazione delle uova. Il personale Asl del servizio Veterinario di Latina, fatto intervenire sul posto, ha disposto la sospensione del centro imballaggi fino al ripristino dei requisiti di legge.
In Ciociaria invece, dopo l’intervento della Asl, è stata chiusa una struttura per la produzione di mangimi, con l’annesso deposito, per un valore di circa 500mila euro: i nas parlano di gravi carenze igienico strutturali.
Controlli di questo tipo sono stati eseguiti in tutta Italia a partire dal mese di settembre, individuato come il periodo di maggiore richiesta, visto che le uova servono per la produzione di dolci a livello industriale ed artigianale. il dispositivo di controllo posto in campo dai NAS ha consentito la verifica di 373 aziende, con irregolarità in 66 casi, pari al 18% del totale.