I contratti interinali finiscono sotto la lente dell’Ugl. Il sindacato teme che dietro al lavoro somministrato spesso, troppo spesso, si nascondano dei veri e propri soprusi da parte delle aziende del territorio.
Per questo il segretario generale Enzo Valente annuncia la partenza di un tour tra le aziende della provincia di Frosoinone che impiegano queste forme contrattuali, per spiegare ai lavoratori, attraverso un volantinaggio che, dal cattivo lavoro, ci si può salvare dando più forza alle organizzazioni sindacali.
L’Ugl lancia poi la proposta di istruzione di un osservatorio provinciale che veda la partecipazione delle forze sindacali, delle parti datoriali, dell’Inps, della direzione provinciale del lavoro, con la regia della Prefettura di Frosinone, per analizzare le condizioni di lavoro ai contratti dei cantieri, sia pubblici che privati, dove ci sono appalti nell’ambito della logistica e del terziario.
Il segretario ugl Frosinone spiega come la pandemia ha ulteriormente inasprito quelle c he considera vere e proprie pratiche di sfruttamento. Il tutto, spiega, per via di un meccanismo ormai consolidato degli appalti al massimo ribasso di servizi che grandi aziende danno in gestione a ditte piccole società o cooperative.
L’ultimo degli episodi che Enzo Valente racconta si è verificato alla Reno dei Medici dove un ragazzo, impiegato in un’agenzia interinale, è stato costretto a lavorare per 10 ore al giorno all’esterno, con un decespugliatore in mano fino a svenire per il gran caldo subito, come refertato dall’ospedale.
Per questo il sindacato vuole coinvolgere più attori sociali per attenzionare una situazione che rischia di far pagare lo scotto proprio ai più giovani che restano imbrigliati nella maglie di un lavoro da tenere stretto ad ogni costo.