FROSINONE – 16 NOV – Un bambino inscena un malore e lui riesce a scappare: era detenuto nel carcere di Frosinone.
Si tratta di Rade Nikolic, è nato in Serbia, ed ha 38 anni. Era riuscito ad ottenere un permesso speciale per fare visita ad un familiare malato nel campo rom di Secondigliano, lasciando quindi per qualche ora la sua cella nel capoluogo ciociaro.
Secondo una prima ricostruzione, una volta arrivato nel quartiere alla periferia nord di Napoli, si è dato alla fuga eludendo la sorveglianza grazie ad un bambino che ha inscenato un malore, distraendo di fatto i 7 poliziotti che lo scortavano. A darne notizia, in questi termini, è stato il segretario generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria Aldo Di Giacomo. E’ stato attivato il piano di ricerche, le forze dell’ordine stanno passando al setaccio l’intera provincia di Napoli.
Il detenuto, prima di Frosinone, era stato recluso anche nel carcere di Secondigliano, ma a causa della sua pericolosità e per un fondato pericolo di fuga, gli vennero sospesi i permessi. “Il pericoloso detenuto – riferisce Di Giacomo – era scortato da sette uomini, quattro del carcere di Frosinone da cui era stato portato, e tre di supporto dal carcere di Secondigliano.
È ora di smetterla – conclude Di Giacomo – con questo buonismo nella concessione di permessi dai quali scaturisce un elevato indice di evasione”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il segretario generale del Sappe Donato Capece che si pone un interrogativo: viene valutata la pericolosità del soggetto quando vengono concessi questi permesso? Si tiene conto dei rapporti con le famiglie malavitose, in questo caso dell’hinterland napoletano? Propone per questo un urgente tavolo tecnico con la magistratura, l’autorità penitenziaria e la polizia penitenziaria, per mettere in campo una strategia comune. Questi episodi non sono tollerabili.