Frosinone – Personale sanitario nelle carceri, La Uil FPL chiede un tavolo di concertazione alla Asl

Non è questa la prima missiva che la UIL Funzione pubblica di Frosinone invia alla dirigenza della asl ciociara. Il sindacato torna a chiedere oggi, all’indomani della morte in circostanze tragiche di un 21enne detenuto a Frosinone, di risolvere la problematica della insufficienza di personale sanitario, impiegato presso le Case Circondariali del territorio:
“Un organico – ricorda il Segretario Generale UIL FPL Frosinone Maurizio Palombi, oltremodo sottodimensio-nato ed impossibilitato, a garantire al meglio l’assistenza sanitaria che risulta essere fortemente in contrasto con un crescente sovraffollamento di detenuti”.
La problematica sta generando una situazione difficile per il personale impiegato negli istituiti penitenziari in sottonumero, rispetto agli standard europei, con il concreto rischio psicosociale, a cui gli stessi sono sottoposti, all’interno di un contesto lavorativo, che li porta a stare a contatto con soggetti, che necessitano di terapie e di cure anche per il disagio psicologico, per le dipendenze e per le forme di autolesionismo:
Ecco perche la Segreteria Provinciale UIL chiede all’Azienda sanitaria, con la partecipazione delle rappresentanze sindacali del personale sanitario e sociosanitario, di aprire un “tavolo di lavoro sulla salute nelle carceri”, attraverso il quale esaminare l’intera problematica ed individuare le opportune soluzioni a 4 punti cardine secondo il sindacato che riguardano:
• la Definizione adeguata degli standard di personale sanitario e sociosanitario in relazione al numero e
tipologia dei detenuti;
• la garanzia del supporto psicologico di chi opera nei penitenziari;
• la specifica formazione e aggiornamento professionale per chi opera nelle carceri;
• l’individuazione di forme di retribuzione di indennità e di risultato per i professionisti sanitari e
sociosanitari operanti negli stabilimenti di pena.
elena