“Riposizionare le Province sullo scacchiere istituzionale attraverso una revisione del Testo unico che ridisegni competenze e funzioni delle autonomie locali, semplificando per i Comuni e allargando il raggio di azione delle Province. Garantire a tutti gli studenti strutture sismicamente sicure e minimamente impattanti sull’ambiente. Dotare il Paese di una rete viaria provinciale moderna e funzionale che consenta collegamenti rapidi e una connessione territoriale adeguata alle esigenze di tutte le comunità, a cominciare dai centri più piccoli. Sono queste alcune delle priorità che auspico siano attuate dall’agenda amministrativa del nuovo Governo Draghi, anche alla luce dell’importanza che enti come le Province hanno dimostrato di avere nel lungo e perdurante periodo di emergenza e sulla scorta del grande lavoro portato avanti dalla Commissione di riforma del Ministero degli Interni”.
Così il presidente di Upi Lazio e della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo, alla vigilia del varo del nuovo Governo rilancia alcuni argomenti affrontati nel corso delle consultazioni di Upi, Anci e Regioni con il Presidente incaricato e sottolinea i punti chiave da affrontare nell’ambito degli enti locali e delle loro funzioni.
“Upi sta svolgendo un fondamentale lavoro di rappresentanza delle esigenze dei sistemi territoriali che costituiscono l’ossatura principale del nostro Paese, da cui non può prescindere l’azione complessiva di ripresa e ripartenza di tutta l’Italia. In qualità di presidente di Upi Lazio, ma anche come presidente di Provincia, non posso non evidenziare come, soltanto attraverso il ruolo imprescindibile di sintesi e riferimento svolto dalle Province, il Paese possa intraprendere quel percorso di sviluppo e crescita necessari per affrontare la crisi ed essere un interlocutore solido e credibile nel panorama europeo. Pensare a un piano di opere pubbliche per viabilità ed edilizia scolastica relativamente agli istituti d’istruzione superiore – oggi possibile attraverso la preziosa opportunità offerta dal Recovery Plan – significa tradurre in azioni concrete il potenziale che le Province possono esprimere e che hanno dimostrato di possedere proprio durante l’emergenza, confermandosi sempre di più enti di prossimità per i Comuni e soggetti istituzionali intermedi tra Regioni e Stato centrale. Sono assolutamente convinto che un europeista come il presidente Draghi sia pienamente consapevole dell’impellenza di portare a compimento il percorso di revisione del Tuel, avviato dalla Commissione di riforma del Ministero dell’Interno con il precedente Governo. Nove punti fondamentali non solo per riscrivere con più certezza lo status giuridico delle Province e definire le responsabilità, ma anche per abbattere la burocrazia superflua che rischia di compromettere la messa in campo degli investimenti finanziati con il Recovery Plan”.