Oltre 22 mila cittadini percepiscono reddito e pensione di cittadinanza in provincia di Frosinone, in totale le famiglie raggiunte dalla misura di sostegno sono poco meno di diecimila. I numeri sono quelli forniti dalla Uil di Frosinone che ha anche calcolato l’importo medio degli assegni, che si attesta a 498 euro al mese. Una situazione che, come afferma la segretaria generale della Uil ciociara Anita Tarquini: “Fa tremare i polsi”.
In termini di importi corrisposti, spiegano dalla Uil, il territorio ciociaro è quello con le cifre più alte: a Roma ci si ferma a 474 euro in media, mentre a Latina due euro in meno. In termini assoluti i 22468 cittadini che beneficiano degli assegni che arrivano in Ciociaria, rappresentano il terzo posto nel Lazio, dove Roma primeggia con 137498 beneficiari, seguita da Latina che ne conta 24400. In totale nella nostra regione sono 93 mila i nuclei familiari che beneficiano del reddito, con oltre 200 mila persone coinvolte.
“Siamo sempre stati favorevoli alle misure che si pongono il fine di contrastare la povertà – ha sottolineato la Tarquini – ma questa nostra elaborazione conferma le criticità del territorio: posti di lavoro che saltano, aziende in crisi e difficoltà nel trovare nuovi lavori”. Ad avvalorare le tesi della Uil arrivano anche i numeri della cassa integrazione, che nel 2019 in Ciociaria ha toccato quota sei milioni di ore totali con un incremento del 51,6% rispetto all’anno precedente.
“Serve una inversione di tendenza – prosegue la Tarquini – si devono implementare le politiche attive del lavoro, ma anche investimenti pubblici e privati, veri motori per lo sviluppo”. La Uil in finale chiede una nuova politica economica, più incisiva ed in grado di rilanciare e riscoprire la merce più rara da trovare in questa provincia: l’occupazione.