E’ l’indagine sulla valle del sacco quella che ha tenuto più impegnati i carabinieri forestali di Frosinone. Controlli, anche notturni, perquisizioni in aziende, sequestri. La schiuma è solo l’ultimo episodio, il più vistoso, quello che ha fatto più clamore. L’attenzione sul fiume in realtà è alta da tempo, anche se certamente negli ultimi mesi l’attività è stata intensificata. Portando a dei risultati.
L’ultimo episodio è la schiuma comparsa la scorsa settimana nel fiume Alabro, affluente del Sacco. Ma il vero dramma è che, in questa emergenza che coinvolge un vastissimo territorio, non si può puntare il dito contro una azienda in particolare. Il comandante dei forestali, il tenente colonnello Giuseppe Lopez, parla di un sistema diffuso, dovuto alla mancanza di cultura del rispetto ambientale, ma anche di carenze dal punto di vista amministrativo e operativo.
Queste dichiarazioni sono state rese a margine della conferenza stampa che il Comando Regione Carabinieri Forestale “Lazio” ha tenuto nella capitale per illustrare il bilancio del 2018. Azioni orientate a difendere l’ambiente, la biodiversità e il patrimonio agroforestale.
Nel dettaglio, dai numeri dell’attività operativa, emerge un aumento significativo dei controlli, +8% solo in Ciociaria, con il 31% in più di illeciti amministrativi contestati. Sono scesi invece quasi del 50% rispetto al 2017 gli illeciti penali.
Il messaggio che il colonnello ha voluto lanciare, per cercare di far capire quanto sia importante il rispetto dell’ambiente, è di notevole immediatezza.