Frosinone – Uil, Il covid ha falcidiato l’economia ciociara: cig quadruplicata, soffre l’export, famiglie in affanno

Come una scure la pandemia hanno falcidiato  l’economia di Frosinone e provincia dove in un anno sono quadruplicate le ore di cassa integrazione, è crollato l’export, e sono più che raddoppiate le richieste di sostegno al reddito da parte di migliaia di cittadini che non riescono  a sbarcare il lunario.

L’analisi e i numeri sono forniti dalla Uil  di Frosinone e dall’istituto di ricerca Eures. A commentarli è la segretaria  generale del sindacato ciociaro, Anita Tarquini.

Tornando ai numeri,  dal focus emerge la decisa crescita della cassa integrazione: da gennaio a novembre 2020 in Ciociaria sono state concesse quasi 25milioni di ore, di cui sette milioni   nel solo mese di aprile. “  E i lavoratori che hanno beneficiato della cassa integrazione sono stati 14.500.

 “Il quadro complessivo – aggiunge Tarquini – diventa più allarmante affrontando il tema delle esportazioni, che rappresentano il 66 per cento del totale della ricchezza del territorio. Nei primi nove mesi dello scorso anno l’export ha avuto una contrazione del 12,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019. In termini assoluti il fatturato ha perso 600 milioni. Calo riconducibile in larga misura al comparto farmaceutico e chimico medicale (in espansione su scala globale) che nel frusinate assorbe il 55 per cento del totale delle esportazioni. In questi due settori le esportazioni sono scese da 3,8 a 3,2 miliardi di euro, perdendo anche in questo caso oltre 600milioni. Contrazione ancora più marcata nel settore dei mezzi di trasporto, con un decremento dell’export  del 17,5 per cento, sfumati cioè 145milioni di euro.   

E poi i numeri  delle richieste per accedere alle misure straordinarie per affrontare l’emergenza coronavirus: più di 12mila le domande per il reddito di emergenza, quasi 7mila per il bonus baby sitter, circa 8mila per l’indennità una tantum per professionisti con partita iva e lavoratori co.co.co, 2400 le richieste ai fondi  di integrazione salariale. Sono tutti numeri che testimoniano quanto il territorio sia in affanno, sia dal punto di vista occupazionale che sociale. Per questo, spiega la segretaria, la  Uil Frosinone ha già messo nero su bianco le linee guida,  in un documento dal titolo Ricostruire il Futuro, già condiviso con le istituzioni del territorio affinchè si acceleri sulla ripartenza che non può prescindere da un nuovo modello di sviluppo che deve poggiarsi – secondo il sindacato – sui pilastri dei diritti sociali e delle politiche socio industriali.

  elena15gennaio