FROSINONE – 15 GIU – Il percorso del Lazio Pride a Frosinone è stato individuato ma ad una settimana dall’evento sul campo restano le polemiche, tante. Dal percorso alla definizione dell’evento stesso.
Quale è il principale nodo del contendere? Il passaggio della manifestazione lungo Via Aldo Moro, strada che rappresenta il cuore commerciale del capoluogo: nettamente contrario il Comune di Frosinone che si dice “costretto” ad ubbidire alla decisione voluta dalla Questura.
Sul piatto vi erano tre ipotesi: la prima, relativa proprio a Via Aldo Moro: la seconda su una via parallela, ovvero Via Adige, e la terza su parte del centro storico.
Il comune avrebbe preferito, dando il proprio supporto agli organizzatori a quello che definisce “un evento ludico e culturale”, la soluzione di Via Adige per evitare – si legge nella nota ufficiale dell’amministrazione Ottaviani – criticità connesse al blocco della circolazione stradale e alle difficoltà per gli esercizi commerciali
Il comune di Frosinone sostiene che la Questura di Frosinone nella scelta non ha tenuto conto delle osservazioni formulate dall’Ente e del parere contrario dello stesso Municipio all’utilizzo e al blocco sostanziale di via Aldo Moro.
Nel comunicato l’amministrazione Ottaviani ribadisce di non poter far altro che “ubbidire” ad una scelta che non condivide.
Ad una settimana esatta dalla manifestazione nella quale verranno riaffermati – sottolineano gli organizzatori – i diritti di lesbiche, gay, trans e bisex, il clima è infuocato. Mentre arrivano i patrocini della provincia di Frosinone dei Comuni di Ferentino, Alatri, Latina, Fiumicino, San Donato Val di Comino, dal Municipio VIII di Roma e dalla Regione Lazio, gli organizzatori attendono proprio quello del comune capoluogo.
La manifestazione, sabato 22 giugno , inizierà alle 15.30 in piazza Salvo D’Acquisto (angolo via Po) per poi proseguire in via Po, via Aldo Moro, via Marco Tullio Cicerone».