Scatole piene di Apple AirPods che passavano da azienda ad azienda, spesso però mai lasciando i depositi, facendo giri immensi in paesi europei con il solo obiettivo, dicono gli inquirenti, di non pagare l’Iva e di produrre fatture false. Si tratta di due indagini che prima erano partite in modo autonomo sia a Latina sia a Como, condotte dai rispettivi Nuclei di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza. Sono state poi riunite e quindi coordinate dalla Procura Europea – Ufficio di Milano e Roma: si ipotizza l’esistenza di una organizzazione criminale ed i finanzieri di Como e Latina hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Latina di oltre 29 milioni di euro.