Località balneari prese d’assalto in queste settimane, spiagge affollate e pericoli legati al covid dietro l’angolo. Per questo i carabinieri del Nas, d’intesa con il ministero della salute, hanno realizzato una serie di controlli negli stabilimenti del litorale. 22 le ispezioni anche in provincia di Latina.
Non solo i lidi, ma anche le relative attività di ristorazione, i bar, gli altri servizi per i bagnanti. In tutto il paese 886 verifiche.
I carabinieri si sono concentrati sul rispetto delle misure anticovid: corretto distanziamento degli ombrelloni, uso di dispositivi di protezione individuale e mascherine facciali, presenza di dispenser per la disinfezione delle mani e dei sistemi per la rilevazione della temperatura.
I militari dei NAS hanno rilevato in tutta Italia 258 situazioni di irregolarità (il 29% degli obiettivi ispezionati), con 17 denunciati, 217 multati ed il sequestro di quasi una tonnellata e mezza di prodotti alimentari, quasi tutto pesce, per un valore di circa 77mila euro. Diverse le irregolarità: alimenti in cattivo stato di conservazione, scaduti, privi di indicazioni sulla tracciabilità, oppure congelati senza rispettare le corrette procedure.
Il Nas di Latina, durante le ispezioni, ha contestato solo 8 violazioni amministrative per carenze igienico-sanitarie e per il mancato rispetto delle disposizioni anticovid, per un totale di 3.900 euro. Sequestrati nel pontino 440 chili di prodotti alimentari per i quali non è stata dimostrata la tracciabilità.