LATINA – Una storia di maltrattamenti in danno di anziani all’interno di una casa di riposo di Latina: la Guardia di Finanza ha arrestato una donna e denunciato altre tre persone. I fatti sono avvenuti in una struttura del capoluogo pontino, le vittime gli anziani ospiti, per i quali le famiglie d’origine pagavano una retta mensile variabile tra 1000 e 1500 euro.
L’indagine, denominata Senex, prende le mosse da una serie di attività condotte dai finanzieri del Gruppo di Latina, che hanno acquisito una serie di elementi utili, secondo l’accusa, ad inchiodare alle proprie responsabilità la coordinatrice dei servizi socio assistenziali della struttura. Gli inquirenti parlano di un utilizzo reiterato di metodi di vessazione fisica e psicologica, che costringevano gli anziani a vivere in uno stato di soggezione e paura che ha portato ad un forte disagio piscofisico.
Secondo le accuse gli ospiti, disabili, indifesi e psicologicamente fragili, sarebbero stati insultati, offesi, ma anche spintonati e schiaffeggiati con regolarità. Il tutto aggiunto a somministrazioni superficiali di farmaci, che consistevano nell’inversione dei programmi terapeutici al fine di mettere fuorigioco i pazienti. A ciò si aggiungeva anche la minaccia di essere legati o aggrediti per far cessare le lamentele. E poi secondo i finanzieri era regolare il diniego ai più primari bisogni, come il cibo, l’essere lavati o essere portati in bagno.
Alla luce di questi elementi il GIP ha dato il via libera alla richiesta di arresto della 50enne responsabile dei servizi nella struttura, oggi impiegata in un’altra struttura sanitaria, al fine di evitare che tali condotte possano essere reiterate. Con lei sono state denunciate altre tre persone.
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