Il Piano nazionale di ripresa e resilienza ridisegna anche la sanità in provincia di Latina con le case e gli ospedali di comunità. ma non sono queste le uniche novità di cui si è discusso nel corso della visita dell’assessore regionale alla sanità del Lazio Alessio D’Amato che ha incontrato in mattinata in numero uno della asl di Latina Silvia Cavalli per concertare le diverse misure che andranno a ridisegnare l’assistenza territoriale, rafforzando al contempo l’assistenza domiciliare e creando una più efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari.
Si partirà dalle Case della Comunità che rappresenteranno riferimenti importanti per il cittadino in quanto luoghi privilegiati sua per interventi carattere sociale oltre per l’erogazione di prestazioni sanitarie. In quest’ottica saranno potenziate le attività di telemedicina e teleconsulto, affinchè il paziente venga preso in carico pur stando a casa.
Tra le novità annunciate c’è il punto unico di accesso (PUA) e le valutazioni multidimensionali e i servizi dedicati alla tutela della donna, del bambino, e dei nuclei familiari secondo un approccio di medicina di genere.
In quest’ottica verranno istituiti percorsi di cura sociali e assistenziali rivolti prioritariamente alle persone anziani e fragili.
L’Ospedale di Comunità, invece, sarà destinato a pazienti che necessitano di interventi sanitari di media/bassa intensità clinica, o per degenze di breve durata, a gestione prevalentemente infermieristica.
In questo modo i nosocomi tradizionali verranno alleggeriti da tutti quegli interventi che potranno essere eseguiti presso gli ospedali di comunità dove sarà possibile trovare una maggiore appropriatezza delle cure e al contempo si andrà ad innescare una sostanziale riduzione di tutti quegli accessi impropri, che talvolta ingolfano l’attività degli ospedali.