LATINA – 21 FEB – Rilanciare un grande piano degli investimenti, relativo a strade, ponti e gallerie gestiti dalle province. E’ quanto ha chiesto, in veste di rappresentante dell’Unione delle Province Italiane, il presidente della provincia di Latina Carlo Medici. Un appello, lanciato al Governo durante la seduta della commissione trasporti della Camera dei deputati, relativa alle modifiche al codice della strada.
“La sicurezza stradale – ha affermato Medici – non passa solo dalle norme da rispettare: le condizioni della rete viaria sono essenziali e ad oggi, a causa dei tagli che si protraggono dal 2015, la possibilità di fare manutenzione sulle strade provinciali è stata compromessa”. In pratica Medici esprime un concetto molto semplice: a cosa serve cambiare le regole se le strade sono esse stesse una fonte di pericolo?
Poi Medici passa ad elencare i numeri, che partono da un dato incontrovertibile: le province gestiscono l’80% della rete viaria nazionale. Si tratta di 132 mila chilometri, di cui quasi 40 mila su strade di montagna. Su queste strade, ha continuato Medici, insistono circa 30000 tra ponti, viadotti e gallerie. Facendo i conti della serva, per la manutenzione ci sarebbe bisogno di 13 mila euro a chilometro, per un totale di 1,7 miliardi ogni anno. E questo solo per i lavori ordinari. Per lo straordinario il conto sale a oltre 4 miliardi l’anno.
Il fatto è che ad oggi per la manutenzione ci sono poco più di 400 milioni, mentre per gli investimenti 1,6 miliardi per i prossimi sei anni. Chiunque riuscirebbe a capire che questi soldi non bastano. E per concludere Medici lancia la bomba: Anas dispone di circa 30 miliardi per quattro anni, una distanza tra le due cifre che per l’unione delle province è ingiustificabile.