LATINA – 27 SET – “Non ci sentiamo tutelati”: questo lo stato d’animo che ha portato gli ex braccianti della Cooperativa Agri Amici sotto alla sede dell’Inps di Latina per far sentire tutta la loro rabbia.
Erano in tanti al sit in organizzato dalla Uila Uil: sindacato e lavoratori si sono trovati per protestare contro la decisione dell’istituto di previdenza di sanzionare gli ex braccianti senza colpire – dicono – la cooperativa agricola nonostante le anomalie contrattuali riscontrate.
Tutto è partito dall’inchiesta Commodo, nell’ambito del caporalato, che ha fatto emergere irregolarità retributive e contributive. A seguito di una ispezione, l’Inps ha disposto un verbale che ha esaminato l’inquadramento previdenziale della cooperativa concludendo che i lavoratori, inquadrati nel settore agricolo, avrebbero dovuto essere inquadrati invece nel settore dei “servizi” alle imprese.
Tra le conseguenze dell’accertamento ci sarebbe l’obbligo di cancellare tutti i periodi di lavoro agricolo degli ex dipendenti della Cooperativa nei 5 anni precedenti, con la conseguente revoca e richiesta di restituzione delle indennità di disoccupazione e degli assegni familiari. Tutto ciò in attesa del nuovo inquadramento richiesto dall’Inps, situazione impossibile considerato il fatto che – affermano sindacato ed ex lavoratori – la Cooperativa Agri Amici è in via di liquidazione.
Per questo ora lavoratori, sostenuti dalla Uil, chiedono a gran voce che quegli anni di lavoro nei campi non vengano dispersi.