LATINA – 12 MAR – Le botte e gli insulti ricevuti da Gloria, le ferite sul corpo della giovane, lei che chiedeva perdono al suo aguzzino per qualcosa che non aveva commesso.
In aula a Latina nel corso del processo per la morte della 23enne di Frosinone hanno parlato altri testimoni ed hanno ricostruito l’inferno in cui la giovane era costretta a vivere. E sono emersi particolari definiti inquietanti.
Sono tre gli imputati nel processo: Loide del Prete ed il suo compagno, Saad Mohammed Elesh Salem, e il marito di Gloria, Hady Saad Mohamed Mohamed, che ha una posizione marginale rispetto agli altri due. In aula sono state ascoltate alcune vicine di casa della giovane di Frosinone: una ha riferito di aver sentito spesso Loide del Prete insultare Gloria.
Un’altra vicina ha ricordato un episodio avvenuto in piena notte: Gloria picchiata da Salem con un bastone e poi scaraventata contro le pareti di quell’appartamento. La testimone ha riferito anche le parole che avrebbe pronunciato la 23enne mentre veniva picchiata: quel perdono chiesto al suo aguzzino.
In mattinata è stato ascoltato il medico del 118 che quel 23 agosto 2017 intervenne nei piazzola di sosta sulla Monti Lepini a Prossedi dove Gloria perse la vita: ha raccontato di aver riscontrato tre ematomi sul corpo di Gloria e segni di rossore.
Poi è stato ascoltato un negoziante di Nettuno nel cui esercizio commerciale Gloria andava a comprare generi alimentari. La vide il giorno prima che la ragazza morisse. Il negoziante ha raccontato di come la ragazza con le mani si teneva la testa e di aver visto segni di gonfiore. Ha raccontato di averla vista in estate sempre coperta in tutte le parti del corpo, come a voler nascondere i segni delle violenze, i lividi.
Intanto nel corso dell’udienza il Pm La Speranza ha contestato ai due imputati, Salem ed Hady, i maltrattamenti su Loide del Prete nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura di Frosinone.
La prossima udienza ci sarà il 2 aprile. In aula a Latina , martedì, c’erano Saad Mohammed Elesh Salem difeso da Rocco Marsiglia, ed Hady Saad Mohamed Mohamed, il marito di Gloria, rappresentato dall’avvocato Antonio Ceccani. Era assente anche questa volta la cugina Loide Del Prete, assistita dall’avvocato Giuseppe Cosimato, che fino a questo momento non è mai stata presente. La famiglia di Gloria Pompili è assistita dall’avvocato Tony Ceccarelli.