Chiusa in casa, minacciata con un taglierino, picchiata, ma l’incubo non era ancora finito: in un eccesso di ira lui ha tentato anche di strangolarla a mani nude, dicendole che l’avrebbe uccisa. È accaduto questo, secondo la ricostruzione della polizia, il 19 maggio scorso a Latina. Ora gli agenti della squadra volante hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto emesso dal procuratore aggiunto di Latina nei confronti di un uomo di 21 anni. La vittima della sua brutale aggressione, stando alle accuse, è stata una giovane donna con cui aveva avuto un rapporto sentimentale.
La donna, una volta libera, è andata al pronto soccorso dove le hanno riscontrato delle gravi lesioni, giudicate guaribili in 30 giorni.
L’episodio, ha raccontato la ragazza agli investigatori, è avvenuto al culmine di una violenta lite, ma i fatti non sono terminati lì: anche quando lei è stata dimessa dall’ospedale dall’ospedale, ha continuato ad importunarla e contattarla telefonicamente in maniera insistente, causandole un intenso stato d’ansia.
L’Autorità giudiziaria, concordando con la tesi investigativa dei poliziotti, ha disposto la custodia cautelare in carcere: misura ritenuta idonea – spiega la polizia – a contenere gli istinti violenti ed i comportamenti incontrollabili e sproporzionati commessi dall’indagato (queste le parole degli investigatori). Il giovane, di nazionalità straniera, è stato portato nel carcere di Latina con l’accusa di sequestro di persona, lesioni personali e tentato omicidio.